L’Università di Verona accoglie ricercatrici e ricercatori da tutto il mondo.
Le principali opportunità di finanziamento sono:
L’ufficio è a disposizione per chi vuole venire a fare ricerca nel nostro ateneo.
Si tratta di una iniziativa del Ministero del Ministero dell’Università e della Ricerca, finanziata all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata ad attrarre giovani ricercatori e ricercatrici di talento.
La misura è rivolta a:
Le borse post-dottorali Marie Skłodowska-Curie, finanziate dal programma Horizon Europe, sono il principale strumento dell’Unione europea per sostenere la mobilità transnazionale e lo sviluppo della carriera dei migliori e più promettenti ricercatori.
Possono partecipare ricercatori e ricercatrici con un titolo di dottorato e non più di 8 anni di esperienza di ricerca. Tutti gli ambiti di ricerca possono essere finanziati: dalla fisica alla linguistica, dalle scienze della vita alla matematica.
Lo European Research Council (ERC) finanzia progetti di ricerca di frontiera realizzati da ricercatori di eccellenza di qualunque nazionalità ed età, ospitati presso enti di ricerca europei. Il finanziamento è aperto a proposte in qualunque disciplina e su qualunque argomento. Il contributo permette al principal investigator di creare o allargare il gruppo di ricerca per realizzare un progetto ambizioso.
Le principali tipologie di finanziamento sono gli Starting Grant per ricercatori con 2 - 7 anni di esperienza dal conseguimento del titolo di dottorato, i Consolidator Grant per ricercatori con 7-12 anni di esperienza dal dottorato e gli Advanced Grant per ricercatori affermati.
Il Programma Rita Levi Montalcini del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR) consente ai giovani ricercatori che lavorano all’estero di rientrare in Italia ed essere chiamati da una Università statale per svolgere la propria attività di ricerca.
Possono partecipare al programma ricercatori con il titolo di dottore di ricerca da non più di 6 anni e da non meno di 3 anni impegnati in attività all’estero in una università o in un centro di ricerca da almeno 3 anni.