Tirocinio pratico valutativo - Corso di laurea magistrale in Psicologia per la formazione (LM-51)


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Il Decreto n.654 del 5 luglio 2022 ha introdotto la “Laurea Magistrale abilitante alla professione di Psicologo - Classe LM-51

Per gli studenti iscritti alla laurea Magistrale in Psicologia per la formazione classe LM-51 dall'ordinamento 2023, l’esame finale per il conseguimento  del titolo, abilita all’esercizio della professione di psicologo. L' esame finale comprende lo svolgimento di una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno al corso di studio, volta ad accertare il livello di preparazione tecnica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione, che precede la discussione della tesi di laurea; sono ammessi all’esame finale coloro che conseguono un giudizio di idoneità del tirocinio pratico-valutativo (TPV) interno ai corsi di studio.

Il tirocinio pratico valutativo

Il TPV consiste in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l’osservazione diretta e l’esecuzione di attività finalizzate a un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l’esercizio dell’attività professionale. Parte di tali attività è svolta presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate e contrattualizzate con il Servizio sanitario nazionale o presso altri enti esterni convenzionati con le università.

Durata

Le ore di attività svolte presso le sedi di tirocinio devono essere certificate dal tutor designato dall’Ente ospitante e documentate nel libretto personale del tirocinante che costituisce formale attestazione della frequenza.

Il periodo di TPV, idoneo all’ammissione alla prova pratica valutativa valevole per l’iscrizione alla Sez. A dell’Albo, ha una durata di 500 ore paria ad un minimo 20 crediti formativi universitari

Ad ogni CFU riservato al TPV corrispondono almeno 20 ore di attività formative professionalizzanti e non oltre 5 ore di attività supervisionata di approfondimento.

Progetto formativo

Per ciascun tirocinante inserito nella struttura ospitante viene predisposto un progetto formativo contenente: il nominativo del tirocinante; il nominativo del tutor; il periodo di svolgimento del tirocinio; obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio; le sedi precise dove si svolge il tirocinio; gli obblighi del tirocinante.I contenuti generali del progetto di tirocinio professionalizzante possono comprendere:

  • diagnosi psicologica mediante l’utilizzo di test e di altri strumenti standardizzati per l’analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni;
  • pratica del colloquio clinico e dell’osservazione contestualizzata a specifici settori;
  • partecipazione alla stesura del bilancio di competenze nelle disabilità e nel disagio, all’analisi delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente;
  • attuazione di interventi per la riabilitazione, rieducazione funzionale e integrazione sociale di soggetti con disabilità, con deficit neuropsicologici, con deterioramento cognitivo, con disturbi psichiatrici o con dipendenza da sostanze;
  • realizzazione di interventi diretti a sostenere la relazione familiare, a ridurre il carico di assistenza, a sviluppare reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilità;
  • interventi psico-educativi e nelle attività di promozione della salute, di modifica dei comportamenti a rischio, di inserimento e partecipazione sociale;
  • realizzazione di progetti formativi diretti a promuovere lo sviluppo delle potenzialità di crescita individuale e di integrazione sociale, a facilitare i processi di comunicazione, a migliorare la gestione dello stress e la qualità della vita;
  • applicazione di protocolli per l’orientamento professionale, per l’analisi dei bisogni formativi, per la selezione e la valorizzazione delle risorse umane;
  • applicazione di conoscenze ergonomiche alla progettazione di tecnologie e al miglioramento dell’interazione fra individui e specifici contesti di attività;
  • esecuzione di progetti di analisi organizzativa, e di prevenzione e formazione sulle tematiche del rischio e della sicurezza nei contesti lavorativi;
  • elaborazione di dati per la sintesi psicodiagnostica su temi specifici; costruzione e/o adattamento allo specifico contesto di strumenti di indagine psicologica;
  • attività formativa nell’ambito delle specifiche competenze caratterizzanti il settore.

Tali contenuti potranno essere parzialmente modificati/integrati in relazione all’ambito e alla struttura specifica in cui si svolge l’esperienza.

Tutor

Tutta l’attività svolta dal tirocinante è seguita e verificata da un tutor psicologo designato dal soggetto ospitante e regolarmente iscritto alla Sez. A dell’Albo Professionale da almeno 3 annualità, che deve intrattenere con l’Ente un rapporto professionale consistente e sistematico in qualità di dipendente, collaboratore o consulente, oltre a svolgere la sua attività con la qualifica specifica di psicologo che prevedano, di norma, un impegno orario di minimo 15 ore a settimana. Ciascun tutor psicologo potrà seguire contemporaneamente non più di 5 tirocinanti contemporaneamente.

Valutazione

Ai fini della valutazione delle attività di TPV, il tutor compila un libretto nel quale esprime un giudizio sulle competenze dello studente relative al "saper fare e al saper essere psicologo”. Tali competenze consistono nell’applicare le conoscenze psicologiche necessarie alla pratica professionale nonché nel dimostrare la capacità di risolvere problemi tipici della professione e questioni di etica e deontologia professionale. Con la compilazione del libretto, il tutor rilascia una formale attestazione della frequenza, unitamente alla valutazione delle competenze mostrate dal tirocinante

Il tutor della sede ospitante dovrà esprimere la valutazione delle competenze maturate in particolare rispetto a:

  • Valutazione del caso
  • Uso appropriato di strumenti e tecniche psicologiche per la raccolta di informazioni per effettuare un’analisi del caso e del contesto
  • Predisposizione di un intervento professionale teoricamente fondato e basato sulle evidenze
  • Valutazione di processo e di esito dell’intervento
  • Redazione di un report e restituzione al paziente/cliente/utente/istituzione/organizzazione
  • Stabilire adeguate relazioni con pazienti/clienti/utenti/istituzioni/organizzazioni
  • Stabilire adeguate relazione con i colleghi
  • Comprensione dei profili giuridici/etico/deontologici della professione, nonché dei loro possibili conflitti.

Il TPV è, superato mediante il conseguimento di un giudizio d’idoneità.

 

ATTENZIONE: Se sei già laureata/o con il vecchio ordinamento e vuoi informazioni sul TPV post lauream da svolgere per il conseguimento dell’abilitazione devi collegarti al seguente link



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