L’Università di Verona incentiva l’autoimprenditorialità accademica tramite la nascita di spin off di personale docente/ricercatore e start up di studenti e studentesse dell’Ateneo. Queste sono imprese ad alto tasso d’innovazione tecnologica che sviluppano i risultati della ricerca per portare sul mercato nuovi prodotti o servizi.
Gli spin off sono società aventi come oggetto sociale lo sviluppo, la valorizzazione imprenditoriale e l’utilizzazione industriale di nuovi prodotti e/o servizi basati sui risultati della ricerca all’interno dell’Università, con la partecipazione o il concorso di determinati soggetti tra cui professori e ricercatori universitari, dottorandi di ricerca, titolari di assegni di ricerca e studenti.
Mediante la creazione di spin off si perseguono i seguenti obiettivi:
La proposta di costituzione di uno Spin off è presentata da almeno:
La partecipazione del personale universitario può aversi sia in termini di partecipazione al capitale, sia in termini di impegno diretto nel conseguimento dell’oggetto sociale, offrendo alla nuova entità giuridica l’impiego di know-how e di competenze specifiche.
Oltre ai proponenti possono diventare soci dello spin off persone fisiche o giuridiche interne o esterne all’Università di Verona, appartenenti al mondo dell’impresa, delle professioni, della finanza e delle istituzioni.
I proponenti presentano al Dipartimento la proposta di attivazione dell’impresa, corredata dalla formulazione di un business plan e dal progetto scientifico connesso all’oggetto sociale.
Il piano dovrà contenere il riferimento esplicito ai benefici previsti dal coinvolgimento delle risorse dell’Università nel progetto di impresa, il bilanciamento fra competenze scientifiche e competenze di management e, inoltre indicare:
Il Consiglio di Dipartimento dei proponenti esprime il proprio parere motivato con particolare riferimento a:
Il parere favorevole espresso dal Consiglio di Dipartimento è sottoposto a quello della Commissione Spin off. Successivamente il verbale della Commissione è inviato al Consiglio di Amministrazione dell’Università, che delibera, previo parere favorevole del Senato Accademico.